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JONATHAN MEESE
GRAALSBEBÉ D’ANNUNZIOZ

Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera, Italia



5 giugno 2009, ore 19
Radioperformance



DON LOLLYTADZIOZ Metabolismys non puzza (PETO)
Livestream www.dannunzioz.org



dal 6 giugno al 5 luglio
AHAB dice: MOBY DICK non é per NIENTE una DEMOCRAZIA, TUTTI I DEMOCRATICI fra poco NON saranno piú in una BARCA (la nave di battaglia dell´ARTE non affonda mai)
Installazione sulla nave Puglia nel parco del Vittoriale



Con il patricinio del Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Prof. Giordano Bruno Guerri
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Progetto

Cento anni fa Filippo Tommaso Marinetti annunciava con il futurismo l´impero dell´arte. Nello stesso anno il premio nobel per la fisica viene conferito a Guglielmo Marconi, che ha scoperto la telegrafia senza fili. É Gabriele d´Annunzio che riesce 10 anni dopo ad effettuare dallo yacht Elettra un radiomessaggio rivoluzionario al popolo d´Italia che ancora oggi vive nell´etere: Alalá

Graalsbebé d´Annunzioz puó erigere l´impero dell´arte soltanto per breve tempo, ma la dittatura totale dell´arte verrá. Nel radiomessaggio DON LOLLYTADZIOZ Metabolysmys non puzza (PETO), Jonathan Meese emetterá il suo messaggio ultraradicale dal ponte di commando della nave Puglia non soltanto per la 53. Biennale di Venezia, ma in tutto il mondo: DOLCEDOLCEDOLCE
Meese

“La donazione di potere sará la cosa piú celebrata nella dittatura dell´arte. Giungerà il giorno della presa al poter dell´arte.”

DOLCEDOLCEDOLCE

Jonathan Meese nelle sue berlinese stato orazione (2008)

Jonathan Meese

DITTATURA DELL´ARTE. Dal 2006 Jonathan Meese propaga apertamente la dittatura dell´arte. Il partito di questa dittatura si chiama arte. Sotto il dominio dell´arte il potere non è più in mano a uomini meschini. Devozione totale si chiama il nuovo ordine del mondo, che si instaurerà a partire dal giorno zero dopo la conquista del potere dell´arte. Il vulcano arte scoppierá, e allora non ci saranno né alternative, né potere d´uomini, nessuna forma di creativitá, e nessuna anima, solamente neutralitá. “Solo l´arte´ come ´guida assoluta´ è antinostalgica, rivoluzionaria ed affettuosa. Presto ci sará soltanto un paese mondiale nominato ´Erzland´.” Un gioco privo di rituali sará l´unica strada aperta all´artista e all´ uomo verso la dittatura dell´arte.

Jonathan Meese

RADIOSTAZIONE ED INSTALLAZIONE. Nel 2009 Jonathan Meese, seguendo l´esempio di D´Annunzio, andrá in onda con la dittatura dell´arte. Per tale scopo non esiste un luogo migliore della nave Puglia al Vittoriale degli Italiani. Il teatro e le sale espositive sono per Meese spazi custoditi, uffici di comando, dai quali viene propagato la “Rivoluzione Ermetica”. Dal ponte del comando della Puglia Jonathan Meese divulgerà via radio la sua pacifica rivoluzione dell´arte. La dittatura dell´arte isserà la bandiera sulla Puglia, inoltre sull´attrezzatura e a bordo della prua grandi e piccoli scheletri ricorderanno i legionari di Fiume. Scheletri, qui come equipaggio della nave fantasma, appartengono al repertorio delle installazioni di Jonathan Meese ed alludono sempre al fatto che, secondo lui, l´anima dell´uomo si trova al di fuori del corpo.

Jonathan Meese

VOLANTINI. Nel 2008, cinquanta anni dopo la morte del poeta furono lanciati volantini sul Vittoriale per ricordare il celebre volo di D´Annunzio su Vienna. Nel 2009 verrà ripetuta quest`azione del lancio di volantini per una dittatura dell´arte. Se possibile il giorno della trasmissione in diretta verranno lanciati volantini sugli spazi espositivi della Biennale.

Puglia im Vittoriale Degli Italiani
D’Annunzio

“In questo folle e vile mondo Fiume è oggi un simbolo di libertá; nel mondo folle e vile vi è una sola cosa pura: Fiume; vi è una sola veritá: e questa è Fiume; vi è un solo amore: e questo è Fiume!/ Fiume è come un faro luminoso che splende in mezzo ad un mare di abiezione.”

ALALÁ Gabriele D´Annunzio nel suo discorso dopo la conquista di Fiume

Gabriele D’Annunzio

FIUME. Nel settembre 1919 il poeta italiano Gabriele D´Annunzio occupó Fiume, una città portuale sull´isola d´Istria, oggi chiamata Rijeka, che contava allora 50 000 abitanti ed un corpo d´occupazione di 10 000 “legionari”. Per la prima volta nella storia si era così avverato un sogno degli scrittori d`avanguardia: L´arte era al potere, alle innumerevoli pretese e parole finalmente avevano fatto seguito i fatti. Questa prima “dittatura dell´arte” durò soltanto 15 mesi. Nel confuso clima politico del dopoguerra troppe erano le concessioni che si dovevano fare alla politica, troppo insolito il progetto. Il ricordo di Fiume – nella citazione dannunziana si potrebbe sostituire la parola “Fiume” anche con “arte” – si affievolì e nella storia dell´arte fuori dei confini italiani il potere delll´arte fu in gran parte ignorato o rimosso.



VITTORIALE. “Dopo tanto rumore desidero la tranquillitá, dopo tanta guerra la pace.” Dopo il naufragio della dittatura dell´arte il Comandante Gabriele d´Annunzio si ritira a Gardone sul Lago di Garda, dove acquista una villa, geme del futuro Vittoriale degli Italiani. Nel frattempo i fascisti si servono dei miti di Fiume per preparare un colpo di stato. D´Annunzio parla di imitatori giovanili e di conquista irregolare del potere. La marcia su Roma di Mussolini non è la marcia di Ronchi e per D´Annunzio rimane una conquista al potere illegale. D´Annunzio si ritira nel “suo guscio” ed evita d`ora in poi le bassezze della politica. Il Vittoriale diventa il monumento della Prima Guerra Mondiale ed il tempo di Fiume con l´aereo dal quale gettó i volantini su Vienna, il torpediniere MAS dal quale lanciava alle forze armate del nemico anziché siluri messaggi in bottiglia, e la prua della nave Puglia diventano elementi essenziali di questa solenne messa in scena. Sul “colle dei morti” eretto dopo la morte di D´Annunzio, vicino alla nave Puglia, riposano alcuni legionari dannunziani, l´architetto del Vittoriale Gian Carlo Maroni e D´Annunzio stesso. Su desiderio di D`Annunzio le loro spoglie furono deposte in sarcofaghi romani.







PUGLIA. La prua della nave Puglia fu trasportata a Gardone su 20 vagoni merci all´inizio del 1925 e da lí al Vittoriale. La prua collocata sulla collina viene esaltata persino da Guy Debord nel suo “Manuale per l´alienazione dello scopo” come esempio ben riuscito per l´allienazione dello scopo nel senso della Internationale situationniste.

Puglia

RADIO. Nel 1920 l´inventore della radio, Guglielmo Marconi, si reca a Fiume per installare una radiostazione. Non venne mai effettuata, peró D´Annunzio potè inviare dallo yacht di Marconi un breve messaggio radiofonico. Ill testo e la registrazione dello stesso sono rimasti conservati

Guglielmo Marconi